Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

martedì 27 ottobre 2009

Recensione del giorno

Orfeo perduto
di Janette Turner Hospital
Marcos y Marcos, Milano, 2009 - 400 pagine; 17 euro

Nella casa di Boston dividono sogni, sesso e passioni, due giovani geni lanciati nel pieno della vita. Ma c’è una sottile, invalicabile linea di silenzio fra Leela eMishka, destinata a trasformarsi in voragine.
Mishka – nato in Australia, figlio di un musicista libanese coinvolto in vicende terroristiche – sparisce in modo misterioso, sempre più spesso, sempre più a lungo, senza dare spiegazioni. Nella metropolitana a un passo da casa esplode una bomba, seminando morte e paura.
Leela – nata in un paesino sperduto del South Carolina, dove ha infranto parecchi cuori – viene ‘prelevata’ da un’automobile dei servizi segreti, portata in una stanza isolata e interrogata a lungo su Mishka e i suoi legami con l’Oriente islamico.
Musica, eros e matematica negli anni del terrorismo: ambientato fra America, Australia, Libano e Iraq, questo romanzo consacra Janette Turner Hospital fra le grandi narratrici dei nostri giorni.

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