Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

lunedì 29 giugno 2009

Recensione del giorno

I Baroni.
Come e perchè sono fuggito dall’università italiana
di Nicola Gardini.
Feltrinelli, Milano, 2009 - 203 pagine; 13,00 euro

Il giorno in cui Nicola si presenta al Dipartimento di Letteratura comparata dell’Università di Palermo per assumere il ruolo di ricercatore vinto dopo regolare concorso, il rettore lo accoglie così: “Ecco il problema Gardini”. Quel posto era destinato a un’interna: ignaro, Nicola è sceso nel campo di gioco dei Baroni che si spartiscono il potere negli atenei italiani, nel disprezzo consapevole dei meriti e degli individui. Ci resterà invischiato per sette anni, fino a quando, senza appoggi, vincerà la cattedra a Oxford. Ne escono di saggi sullo sfascio della nostra università, ma nessuno ha la forza autobiografica e il coraggio di queste memorie. A neanche 45 anni Nicola Gardini ha già scritto e pubblicato una decina di libri fra saggi, manuali, romanzi e raccolte di poesie, eppure l’Italia se l’è lasciato sfuggire.

venerdì 26 giugno 2009

Recensione del giorno

Paolo Grassi. Il coraggio della responsabilità. Scritti per l’”Avanti!”. 1945-1980.
a cura di Carlo Fontana e Valentina Garavaglia.
Skira editore, Milano 2009 - 399 pagine, 30,00 euro.


Fra le voci che Milano e l’Italia hanno perso prima del tempo, c’è senz’altro quella di Paolo Grassi. Dopo un primo libro dedicato alle lettere, Skira pubblica ora la raccolta degli articoli che egli scrisse per L’Avanti, il giornale della sua antica militanza socialista. Si comincia con le recensioni e le dichiarazioni programmatiche, a guerra appena finita (“Il popolo, tornerà, deve tornare a teatro” [… ] Mai più si dovranno permettere impunemente le riprese di quel repertorio vuoto, inutile, sciocco, banale e soprattutto borghese che ha imperato fino a ieri”); si prosegue con le prove delle tante battaglie che Grassi sostenne per difendere le sue creature e un’idea di teatro. Fondatore del Piccolo, Sovrintendente alla Scala, Presidente della RAI: un combattente, tanto fu Paolo Grassi, in ogni ruolo della sua vita. Facile misurare l’abisso che separa le sue motivazioni da molte prassi contemporanee. Nell’introduzione Carlo Fontana lo definisce, con rammarico, il protagonista di un tempo perduto. Profeticamente, l’ultimo scritto pubblicato, un anno prima della morte, è una lettera alla Commissione di vigilanza della Rai per scongiurare un ulteriore rinvio di certe nomine.


Paolo Grassi

mercoledì 24 giugno 2009

Quotidiani

Amici, ora rifondiamo lo Strega

Un' interessante panoramica sul momento di crisi del più prestigioso premio letterario italiano.


Corriere della Sera

Mercoledì 24 Giugno 2009
Articolo di Cristina Taglietti



martedì 23 giugno 2009

Recensione del giorno

La soavissima discordia dell'amore
di Stefania Bertola

Salani, Milano, 2009 - 290 pagine, 15 euro


Si potrebbe dire che il nuovo romanzo di Stefania Bertola è come tutti gli altri. E non le si farebbe torto, anzi. Infatti anche in La soavissima discordia dell’amore si ritrova quella specie di funambolico barcamenarsi dei suoi personaggi (“personagge” sarebbe più appropriato) sulle insidie della vita adulta - così come sulle banalità della vita quotidiana - tirandosene fuori brillantemente. Questa volta tocca a Agnese, Margherita, Teresa, Emilia... alle prese con quasi-mariti abbandonati all’altare, con genitori invadenti, con un’improbabile compagnia teatrale, con inquilini abusivi – e se ne trovi uno nel tuo appartamento quando torni dalla Cina (da sola perché lui si è sposato due sorelle cinesi), converrete che è piuttosto dura... E anche stavolta la Bertola sa raccontare situazioni paradossali con personaggi normali, inventarsi una trama semplice e intrecciarla con altre altrettanto semplici, cosicché tutto si ingarbuglia, ma alla fine tutto è bene ciò che finisce bene (cito Shakespeare per mettermi alla pari col titolo del libro, ché si tratta di un suo verso), Soprattutto perché non manca l’ironia e la risata. Liberatoria e intelligente: chi ha detto che per esserlo si debba essere anche musone? (s.b.)

sabato 20 giugno 2009

Recensione del giorno

Putain de film! Il cinema erotico francese degli anni ottanta
Di Stefano Cocchi
Dynit, Bologna, 2008 – 115 pagine, 16,50 euro.


Il bisogno umano di guardare, spiare, immaginare. Il piacere di riconoscersi tra le fila di un pubblico adulto. L’ insaziabile voglia di immagini proibite unita alla forza evocativa del cinema: la potenza del cinematografo al servizio dell’erotico e del perverso . Putain de film!, esordio letterario di Stefano Cocchi, ci mostra come il cinema erotico francese degli anni Ottanta sia stato capace di soddisfare i nuovi bisogni visivi degli spettatori e di elaborare un nuovo linguaggio filmico. Un’ondata di eros, nudi velati e audaci esposizioni di corpi femminili che, anche grazie ai contributi di cineasti quali Rohmer, Godard e Ferreri, è riuscita a raccontare le rivoluzioni sessuali di un periodo storico decisamente contradditorio. Molto interessante la Galerie, contenente una ricca collezione d’immagini dall’elevato tasso erotico.


Una scena tratta da Il futuro è donna di Marco Ferreri