Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

giovedì 25 febbraio 2010

Recensione del giorno

Copio, dunque sono
La rivoluzione elettronica che ha cambiato la musica
di Ernesto Assante
Coniglio editore, Roma, 2009 - 144 pagine; 12 euro

La rivoluzione digitale ha rivoltato come un guanto il mercato discografico; nessun altro ambito è stato modificato così profondamente da Internet ed elettronica. Vinili, mangiadischi, impianti hi-fi, nastri magnetici, walkman, oggetti feticcio amati da intere ge­nerazioni sono stati progressivamente messi all’angolo dall’avvento del digitale. Copio, dunque sono traccia un’antropologia del consumo musicale dai primi fonografi ai giorni nostri, raccontando di come la musica sia stata sottratta alla strada per essere inscatolata nelle nostre case, e poi alla strada sia tornata, fluendo su agili supporti portatili. C’è la nascita dei CD, della digitalizzazione che ha spodestato il concetto di “copia originale”, di Internet, dei file mp3; c’è la rivoluzione elettronica che ha cambiato per sempre il nostro modo di acquistare, di consumare, di percepire, di conservare, ma anche di fare musica. E una richiesta di sopravvivenza, nelle piccole riserve indiane dei negozi di dischi, in nome del caro vecchio analogico.

mercoledì 24 febbraio 2010

Recensione del giorno

Altamente esplosivo
di Joe R. Lansdale

Fanucci, Roma, 2010 - 240 pagine; 16 euro


"Scrivere romanzi mi piace, ma non ho mai nascosto di preferire i racconti" ci informa Lansdale nell'introduzione a questo suo nuovo volume uscito per i tipi di Fanucci. Dieci racconti inediti per l'Italia - in realtà "Appuntamento al drive-in" era già stato pubblicato in una raccolta del 2002 – molto diversi per lunghezza e genere. C’è il noir, l’horror, il pulp, il grottesco, il western: un campionario della prolifica attività e dello stile di Lansdale. Zombies e lupi mannari, ragazzini posseduti e indolenti agricoltori, indistruttibili cowboys e gangsters tanto spietati quanto stupidi sono descritti con il linguaggio crudo e cinico che contraddistingue l'autore.
(l.p.)

lunedì 22 febbraio 2010

Recensione del giorno

Libere!
21 storie di donne radicali

di Izquierdo Paul

Edizioni Cavallo di ferro, Roma, 2009 - 239 pagine; 15 euro


21 ritratti di donne che grazie a personalità esplosive, intelligenze particolari e spudoratezza, hanno sfidato morale e costumi dei loro tempi per imporsi o, a volte, sopravvivere. Da Mata Hari a Janis Joplin, da Paolina Bonaparte a Edith Piaf, biografie incredibili per donne che sono entrate nel mito.
L’idea è bella peccato che il risultato finale non lo sia altrettanto: ne risultano brevi (troppo brevi) schede che nell’intento di mescolare Storia e storia personale, lasciano molto spazio al pettegolezzo mettendo in primo piano le (presunte)inclinazioni e le abitudini sessuali delle protagoniste. Si può fare meglio! (adl)


Edith Piaf, Milord

giovedì 18 febbraio 2010

Recensione del giorno

Il passeggero
di Steffen Jacobsen

Kowalski, Milano, 2010 - 384 pagine; 17 euro


Sembra che i luoghi del thriller si siano spostati a nord. Svezia, Norvegia, Danimarca fanno da sfondo alle trame a fiato corto dei successi gialli di questi ultimi anni.
Il passeggero, romanzo thriller d’esordio del chirurgo Jacobsen, è ambientato nella campagna danese, nella tenuta dell’armatore Axel Nobel dove il tempo passa tra battute di caccia e cerbiatti che saltellano nella neve fresca. Il motore della storia è la freccia che uccide Jacob Nellemann. E’ stato un incidente? Chi ha manomesso l’arma del delitto? Quali sono i rapporti tra Nellemann e Nobel?A questo punto fanno la loro comparsa l’indolente ispettore capo Philipsen e lo scompigliato commissario Robin Hansen. Tra scenari surreali e bianchi paesaggi, le indagini si snodano con ritmo incalzante e risvolti imprevedibili. Consigliato a chi non aspetta il disgelo. (adl)

lunedì 15 febbraio 2010

Recensione del giorno

Cadorna non è una fermata
di Alessandra Giordano

Viennepierre, Milano, 2009 - 137 pagine; 20 euro


L’esordio in narrativa di Alessandra Giordano è dedicato alla città di Milano, anzi, alla Metropolitana Milanese: MM1 rosso vestita. Un’eterogenea esposizione di umanità sotterranea, ma non solo. Processioni da Bisceglie a Sesto Marelli, dalla periferia ovest fino alla Stalingrado d’Italia, quadri per un’analisi sociologica della metropoli, tra ironia e amarezza. Gente che legge Calvino, coppiette che limonano e che teneramente condividono le cuffiette dell’iPod, annoiati con gli occhi sugli annunci pubblicitari di Tullio De Piscopo e della sua leggendaria scuola di batteria, peruviani che regalano giornali e cingalesi che vendono ombrelli. Momenti metropolitani in ottanta pagine seguiti da nove interviste tra Milano sopra e Milano sotto. Emilia Lodigiani, editore di Iperborea, racconta che Henrik Ibsen è un entusiasta del Duomo e della sua verticalità; Valeria Cavalli (Quelli di Grock) descrive i rossi tramonti di Melchiorre Gioia, riflessi sul palazzo dell’INPS. E Sergio Escobar parla della sua tratta personale, da Famagosta a Lanza, proponendo un nuovo nome per la fermata d’arrivo: Piccolo Acquario.

venerdì 12 febbraio 2010

Recensione del giorno

Quando avevo cinque anni, mi sono ucciso
di Howard Buten
Giovanni Tranchida editore, Milano, 2009 - 194 pagine; 14 euro

Tutto il libro si può racchiudere in un’unica scena: due bambini fradici di pioggia, si nascondono in un’auto lussuosa esposta in un negozio. Lui alza il finestrino, gira la chiave e immagina di lanciarsi in viaggio. Lei gli si rannicchia di fianco pronta a seguirlo. Burt e Jessica sono i protagonisti di questa storia legati da un amore profondo e dal disagio che provano a vivere in una società regolata dalle esigenze degli adulti.
La narrazione è condotta in prima persona da Burt che, in un continuo rimando tra presente e passato, ci racconta del suo ieri fatto di pomeriggi con l’amico Schrubs, concorsi di ortografia, pupazzi con cui giocare e, soprattutto, fatto di Jessica il suo Amore, e il suo oggi che ha l’orizzonte limitato da sbarre di un centro di neuropsichiatria infantile. Quello che separa il prima dal dopo lo scopriamo lentamente, con l’amaro in bocca e con la semplicità dello sguardo di un bambino che con innocenza smonta a poco a poco le sovrastrutture dei grandi. Resta la voglia di gridare “Ma non lo capite?”(adl)

lunedì 8 febbraio 2010

Recensione del giorno

DVD Romantica - Sinfonia N. 4 di Anton Bruckner
LIBRO
Senso di Camillo Boito

Classica, Milano, 2010 - 100 pagine; 29,90 euro


Arriva nei negozi la sesta uscita di Music&Book Gallery:
Romantica. Il nuovo titolo propone la sinfonia N. 4 di Anton Bruckner, nell'esecuzione dei Munchner Philharmoniker diretta nell'occasione da Christian Thielemann. Come di consueto, il dvd è arricchito dai contenuti speciali: l'introduzione in video di Philippe Daverio, il padrino della collana, il commento all'opera dell'autorevole Paolo Faroni e l'intervista al direttore d'orchestra. Il testo scelto che accompagna l'opera musicale è Senso: la celebre novella di Camillo Boito. Il percorso tra i romanticismi fin de siècle è completato da un saggio breve che analizza le musiche di Bruckner nel film Senso di Luchino Visconti. Scritto da Jacopo Ghilardotti, Agata De Laurentiis e Jacopo Pataccini, il testo colpisce per la leggerezza con cui suggerisce al lettore nuovi temi d'approfondimento.


Senso di Luchino Visconti (1954)

giovedì 4 febbraio 2010

Recensione del giorno

American Dust
di Richard Brautigan

Isbn edizioni, Milano, 2005 - 109 pagine; 10 euro


Uno dei primi titoli pubblicati da Isbn Edizioni che, nel corso dei suoi cinque anni di vita (appena festeggiati con sconti in libreria) ha proposto altri testi del dimenticato Brautigan:
Una donna senza fortuna, Il mostro degli Hawkline e Il generale immaginario. Questo è l’ultimo lavoro dell’autore, pubblicato in America due anni prima dalla sua morte: Brautigan si spara con un fucile calibro .44 nella sua casa in California nell’ottobre del 1984. A trovare il suo corpo, nella casa isolata di Bolinas Mesas, sarà la moglie di Henry Fonda, tre giorni dopo il decesso. Le possibilità che qualcuno si accorgesse prima della sua dipartita erano scarse: non aveva più nessuno vicino, nonostante si fosse sposato ben due volte, sempre con donne giapponesi, viveva solo e in paranoia, si alcolizzava e sparava alle lattine vuote nel giardino. American Dust è una storia semplice. Un adolescente che raccoglie i vuoti di birra per pochi centesimi, spia i pescatori del divano vicino al lago, si procura un fucile, uccide un amico. Sono ricordi, scombinati. Prima che il vento si porti via tutto.