Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

lunedì 20 luglio 2009

Recensione del giorno

Il Maledetto United
di David Peace
Saggiatore, Milano, 2009 - 410 pagine, 17,50 euro.


Quando il Milan era un Piccolo Diavolo
d
i Sergio Taccone
Limina, Arezzo, 2009 - 98 pagine, 18 euro.

Due libri che parlano di calcio, ma non di trionfi. “Il maledetto United” è il racconto dei soli 44 giorni di Brian Clough alla guida del Leeds United, nel 1974; “Quando il Milan era un piccolo diavolo” ricorda gli anni lontani delle due retrocessioni del Milan in Serie B (una pagando e l’altra gratis, come rideva l’avvocato Prisco). Il Leeds veniva da una decina d’anni d’eccellenza e aveva appena vinto lo scudetto, ma dovette cambiare allenatore perché Don Revie era stato chiamato alla guida dell’Inghilterra. Brian Clough arrivava dal Derby County e da una semifinale di Coppa dei Campioni persa sporca con la Juventus, la Vecchia Puttana d’Europa. Uno Special One, a suo modo. Il primo giorno arringa i giocatori così: “Voialtri potete anche avere vinto tutti i trofei nazionali e qualcuno di quelli europei, ma per quanto mi riguarda la prima cosa che potete fare per me è prendere tutte le vostre medaglie e tutte le vostre presenze in nazionale e tutte le vostre coppe e tutte le vostre targhe e buttarle nel più grosso fottuto cestino che riuscite a trovare, perché non ne avete vinta nemmeno una onestamente.” […] E c’è un’altra cosa. Non voglio sentire mai più nominare il fottuto Don Revie del cazzo.” Solo contro tutti in una società che odia, quarantatre giorni dopo viene esonerato.
David Peace è l’autore del Red Riding Quartet, la tetralogia sullo Strangolatore dello Yorkshire per la quale si scomoda a ragione il paragone con l’opera di James Ellroy. Il racconto dei giorni di Clough a Leeds, in prima persona, è mescolato ai passi precedenti della sua carriera, evocati in seconda, ma non arriva a comprendere il seguito, che è un seguito trionfale: alla guida di una squadra di paese, il Nottingham Forest, quattro anni dopo Clough vincerà uno scudetto e due Coppe dei Campioni.
Allo stesso modo non serve ricordare quanto abbia vinto il Milan dopo i suoi anni bui, ma forse è il caso di aggiungere quanto orgoglio aggiunse a quelle vittorie il fatto che vi partecipassero alcuni giocatori rossoneri dal tempo della Serie B: Baresi, Evani, Tassotti. Due libri che dissotterrano il calcio fangoso degli anni settanta, una leggenda che nessun Cristiano Ronaldo e nessun Ibrahimovic riuscirà mai ad offuscare.
Limina si è specializzata da anni nell’editoria sportiva, e calcistica in particolare. Sergio Taccone è giornalista e tifoso e ha fatto molte ricerche in biblioteca e su internet: peccato non concluda la sua storia con il derby dell’ottantaquattro dove Mark Hateley ascese al cielo a insaccare di testa un cross dalla destra di Virdis, annichilendo il traditore Collovati sotto di lui. L’ora della resurrezione. E peccato altre due cose: che Taccone non abbia ceduto un po’ della sua sapienza giornalistica a Peace, e che Peace non lo abbia ricambiato con un po’ della sua arte di narratore. Del Maledetto United in Inghilterra è già uscito un film con Michael Sheen nella parte di Clough, che per quanto si intuisce su Youtube sembra un capolavoro. Una curiosità per gli smemorati e i non milanisti: il centravanti del Milan in Serie B, Joe Squalo Jordan, era lo stesso del Leeds United di Brian Clough.



Milan-Inter 1984: rete di Hateley!

2 commenti:

  1. ho letto il libro di Taccone (molto bello) ma non ancora quello di Peace. La narrazione degli anni bui del Milan, quelli della B e della Mitropa Cup, l'ho trovata molto efficace, giornalisticamente inappuntabile e con uno stile asciutto e (come si dice in questi casi) privo di fronzoli. Un plauso a Limina che ha pubblicato l'ennesimo bel libro, da leggere per i milanisti e per chi, in genere, ama il bel calcio di una volta.

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  2. Ho trovato il libro di Taccone a Milano e l'ho letteralmente divorato in attesa dell'aereo che mi riportasse a casa. Molto bello perchè l'autore ha ripercorso gli anni più difficili del club rossonero in modo splendido. Come è stato riportato nel commento precedente, utilizzando una frase molto inflazionata ma efficace (stile asciutto e privo di fronzoli), QUANDO IL MILAN ERA UN PICCOLO DIAVOLO è una lettura piacevole e nostalgica allo stesso tempo, leggere di alcuni giocatori (Jordan, il primo Baresi, Piotti, Cuoghi, Antonelli, Buriani, etc...etc) è da pelle d'oca. il capitolo incentrato su Franco Baresi è da manuale. Il libro, impreziosito da una bella prefazione di Ariel Feltri, è una ricostruzione storica con lo stile scorrevole della cronaca giornalistica e merita pienamente di essere letto. Mi associo ai complimenti a Limina, casa editrice che continua a pubblicare testi molto interessanti e belli.
    Aldo

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