di Giuseppe Genna
Mondadori, Milano, 2009 - 384 pagine; 18 euro.
Milano. Si parte dall’idroscalo. Superficie ghiacciata che nasconde una testa mozzata e il corpo di uno scivolato, forse, imprudente, forse, pensionato. Decollamenti e complotti vari per l'ispettore Mario Lopez, che sempre lavora al quarto piano della questura di via Fatebenefratelli. La solita trama gialla, il solito poliziotto e sempre, su tutto, i Servizi Segreti. Ovvio: letteratura di genere. Ancora più ovvio: Genna non è Ellroy.
Però, fin dall’inizio, il lettore trova delle parti corsivate: introducono ogni capitolo e tanto sembrano dei flussi di coscienza. Questi pensieri in divagazione sono il punto a favore del libro. Sono le parti che vengono saltate quando si ha sonno e sono le stesse che si vanno a rileggere quando le indagini annoiano o quando il libro è già finito. Scopriremo solo alla fine chi parla, proprio quando non ci sarà più nessun interesse per il mistero criminoso e per le sorti del caro Lopez, forse all’ultima fatica.
intervista a Genna
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