Acqua in bocca
di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli
Minimum fax, Roma, 2010 - 120 pagine; 10 euro
L’idea è divertente: i due più celebri autori noir italiani danno vita ad una jam session su carta stampata. Un romanzo (o forse sarebbe meglio definirlo un racconto lungo) a quattro mani che vede i personaggi più celebri nati dalla penna di Lucarelli e Camilleri, il commissario Salvo Montalbano e l’ispettrice Grazia Negro, impegnati nella risoluzione di un caso. Il risultato, però, non è dei migliori: al posto di esaltare le caratteristiche dei due scrittori, questo mix non fa che annacquare i loro linguaggi e la loro fantasia. La trama si perde, è banale, e ogni escamotage per tenere viva l’attenzione del lettore suona falso e forzato. Un’operazione editoriale di grande successo (in classifica per diverse settimane) ma una tradimento per tutti quei lettori che hanno sempre apprezzato gli stili di Lucarelli e Camilleri. Un’occasione sprecata. (adl)
giovedì 23 settembre 2010
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