Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

mercoledì 1 settembre 2010

Recensione del giorno

Gustav Mahler.
Il mio tempo verrà
a cura di Gastòn Fournier-Facio
Milano, Il Saggiatore, 2010 - 744 pagine; 45 euro.

Nel centocinquantesimo anniversario della nascita di Gustav Mahler il direttore artistico della Scala ha curato questa gigantesca raccolta di scritti, la maggior parte inediti o introvabili, pubblicati nel corso del Novecento da suoi contemporanei, esegeti, detrattori, critici ed interpreti. Si gioca in serie A: a parlare sono Thomas Mann, Stephan Zweig, Leonard Bernstein o Glenn Gould (che ne dice male). “Sono ben conscio che, come compositore, non avrò riconoscimento durante la vita”, scriveva Mahler ai tempi in cui era peraltro il più celebre direttore d’orchestra del mondo. Il libro dà conto di questo riconoscimento, ma anche della fatica e del tempo occorsi per ottenerlo. Sul verso, crepi l’avarizia, la ristampa anastatica di un libretto di fotografie seppiate del 1922. Un’opera definitiva, che non ha eguali nemmeno in tedesco. (Dj Partner)

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