Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

venerdì 20 novembre 2009

Recensione del giorno

Sesso, scarpe e pesciolini
di Fabio Brigazzi
EdizioniAnordest, Treviso, 2009 - 240 pagine; 15 euro

L'essere umano fa tutto e sempre con la "testa". E talvolta una sensazione emotiva condiziona pensieri ed azioni.. E la prima sensazione “emotiva” che si rischia di avvertire al primo impatto è un blocco di tipo psicologico , non facilmente superabile.. almeno per me.. andiamo per ordine.. Il libro narra le vicende di una cinquantenne alla scoperta del sesso “vero” e trasgressivo come se fosse un romanzo erotico a puntate in un crescendo di sensualità ed emozioni. Un collage nel quale vengono esplorate una serie di fantasie "tipo"; una donna racconta in prima persona desideri, immaginazioni, esperienze, con dovizia di particolari ed un linguaggio molto descrittivo, a volte persino crudo. E’ un racconto dove la donna si mette a nudo - per usare una metafora un po’ scontata - e lo fa attraverso l'esposizione continua del suo “ego” più nascosto. Il genere valica in maniera decisa il confine dell’erotico, per sconfinare nel genere porno, spesso codificato e prevedibile. Il terreno di narrazione si è trasformato in una sorta di ghetto: gli scrittori con la “s” maiuscola disertano la narrazione erotica, non tanto per un soprassalto di pudore, quanto per calcolata strategia. Mettere il corpo, e il cuore, a nudo significa esporsi agli sguardi pubblici, mostrare le ferite, dimostrare le debolezze. Ma la gestione del sé pubblico è una strategia di potere, e il potere vuole essere saldamente maschile, senza macchia alcuna. E arriviamo al blocco iniziale.. che diritto ha una penna maschile di mettere a nudo l’anima più intima di una donna? E soprattutto, una donna avrebbe visto con gli stessi occhi e avrebbe utilizzato lo stesso linguaggio descrittivo? E non è cosa banale perché il linguaggio sta al libro come la sceneggiatura sta al film.. In questo libro c'è molto carnevale dei sensi e l'anima viene appena accennata, il che non è troppo banale dato che si parla di letteratura erotica; scrivere di sesso è relativamente facile, scrivere dell'anima che governa o si fa governare, dai sensi, è cosa molto più complessa. E richiede emozione personale, non solo tecnica compositiva e abilità descrittive.. Ma forse romanzo Fabio Brigazzi, in questo romanzo “hard”cerca di restituire dignità, e coraggio, all'immaginario erotico maschile, alla decodificazione delle sue perversioni e frustrazioni, al libero sfogo delle sue fantasie, alla conta delle sue debolezze. Una cosa è certa, un libro non deve dare delle risposte, deve piuttosto lasciare nel lettore domande e spunti di riflessione o addirittura introspezione.. e se ci riesce il lettore non può che esserne soddisfatto. (Erre P)

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