Tutte le famiglie felici
di Carlos Fuentes
Il Saggiatore, Milano, 2009 - 352 pagine; 17 euro
«Tutte le famiglie felici si somigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a
suo modo»: comincia così Anna Karenina e da quando Tolstoj ha usato queste parole per introdurre la storia di una delle famiglie più infelici della letteratura di tutti i tempi, a sentir parlare di «famiglie felici» vengono subito i brividi.
Nemmeno le famiglie di Fuentes si sottraggono a questo destino: sedici racconti brevi intervallati da altrettante prose in versi in cui nessuna famiglia è davvero felice né lo sarà mai. Un padre in punto di morte impone un diabolico rituale di lutto alle sue tre figlie. Un marito abbandona la sua bellissima moglie per una cugina molto meno avvenente. Una madre intrattiene una corrispondenza con l’assassino di sua figlia. Un fratello scredita l’altro pur di non compromettere la sua carriera. Un amante gay tradisce il suo storico partner per un giovincello. Carlos Fuentes racconta di meschinità, squallori e tristezze tra le pareti domestiche. Storie di ordinaria quotidianità in un mondo in cui i sentimenti non sono che superficie e l’amore soltanto una parola.
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