Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

martedì 19 luglio 2011

Recensione del giorno

Il perfezionista
di Hervé Le Corre
Edizioni Piemme, Milano, 2011 - 472 pagine; 19,50 euro

Nella Parigi di fine Ottocento, dilaniata dalle lotte dei movimenti operai e in procinto dell’imminente guerra franco-prussiana, è ambientato l’intreccio de “Il Perfezionista”: un killer seriale, che uccide giovani fanciulli biondi seguendo un macabro e oscuro rituale, terrorizza le strade parigine e solo un ispettore di origine basca riuscirà a mettersi sulle sue tracce analizzando i crimini e scoprendone l’occulto significato, in bilico fra pazzia e poesia.
Il libro si definisce un thriller ma in realtà comprende una molteplicità di generi: storico, noir, giallo, psicologico. Le descrizioni della Parigi di fine Ottocento sono così realistiche e dettagliate che sembra di immergersi nel vociare delle sue stradine, di respirare gli odori delle cucine e dei bordelli, di catapultarsi in maniera cruda nelle vite “al limite” degli abitanti della periferia, nei loro sogni e nei loro ideali.

Le citazioni colte e i rimandi letterari – un paio anche ai poeti maledetti – e le dettagliate descrizioni psicologiche dei protagonisti e delle loro emozioni danno al testo sfumature molteplici: è la storia di un efferato assassino in delirio di onnipotenza in una città sconvolta dal caos, ma anche un libro sul Male che trova nel killer il suo antieroe assoluto. Un libro emozionante, adatto a chi ama le ambientazioni storiche e la mescolanza dei generi letterari. (
dafne)

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