Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

mercoledì 29 dicembre 2010

Recensione del giorno

Il cimitero di Praga
di Umberto Eco
Bompiani, Milano, 2010 - 523 pagine; 19,50 euro

Anno 2010. Nel suo ultimo romanzo, Umberto Eco presenta il capitan Simonini e l’Abate Dalla Piccola: due facce per un solo protagonista. Tempo prima, Sandrone Dazieri aveva creato un personaggio, letterario e dissociato: il Gorilla. Nel 1886 fu pubblicato The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde. Disturbi della personalità, traumi dissociativi: indagini psicologiche. Prime considerazioni elementari che non esauriscono né le citazioni possibili né i temi delle 500 pagine di Eco. Il libro è una buona cronaca di fantasia, controllare i fatti storici vale un’indagine in biblioteca, la Parigi della Comune e le reti fognarie de I Miserabili sono effettivamente lezzose, ma leziose. Mentre il nostro caro antieroe bombarolo è solo una pedina nelle mani di massoni e gesuiti, e lasciando perdere la questione “L’antisemitismo è un’ossessione cattolica?”, pensiamo alla nostra situazione. In quale momento potrebbero fregarci? Il cimitero di Praga è il romanzo novità di Natale e contiene diversi capitoli (i migliori!) dedicati all’impresa di Garibaldi. Commercialmente impeccabile, considerando che gli omaggi all’anniversario dell’Unità d’Italia cominciano a saltar fuori come funghi. Si riuniscono tutti lì sotto e tornano sempre. (Rizzla)

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