Shinya Tsukamoto
dal cyberpunk al mistero dell'anima
di Andrea Chimento e Paolo Parachini
Edizioni Falsopiano, Alessandria, 2009 - 208 pagine; 13 euro
Le avventure del ragazzo del palo elettrico 1987. Tetsuo: the Iron Man 1989. Tetsuo II: Body Hammer.
Shinia Tsukamoto e il personalissimo. Cinema d'autore, cinema giapponese, cyberpunk e tubi metallici, sesso. Falso Piano Light dei brillanti Chimento e Parachini. Odori di colle tossiche e sensazioni di timore: cicatrici, sodomia, pallottole e altri efficaci strumenti tecnici. I movimenti di camera e di sconforto, gli stop motion e la pixelation più convincente.
La potenza dei legami elettronici dativi che esalta la struttura dell'essere modificato. L'attrazione magnetica tra superfici inorganiche e corpi. Chimica e biologia si confondono in un crescendo di alterazioni psichiche.
E stiamo cadendo nel profondo dello spirito uomo-macchina. L'importanza e l'innocenza della natura sono riprese troppo vicine che provocano nello spettatore il senso di colpa del nuovo millennio. Lo scintoismo dei robot. Stringiamo la mano agli autori.
Il castorino non c'è! (Rufus e Vino)
lunedì 9 agosto 2010
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