Giardini e no.
Manuale di resistenza botanica
di Umberto Pasti
Bompiani, Milano, 2010 - 160 pagine; 15 euro
Leggere per coltivare in modo consapevole: un libro come manifesto, di resistenza botanica. Un saggio per riscoprire l'arte del giardinaggio, ovvero l'arte della coltivazione; un manuale per condannare il giardino globalizzato. Analizzando le molteplice degenerazioni del concetto di verde nella nostra società, Umberto Pasti denuncia la corrotta cultura del giardino contemporaneo e filosofeggia intorno all'incapacità dell'uomo di costruire un rapporto con il mondo vegetale. Perchè l'uomo ha perso la propria identità nel contesto naturale e soprattutto perchè il rispetto per le selezioni della Madre Terra e per le specificità dei luoghi sono alla base della biodiversità, ora tanto invocata e più che mai brutalizzata.
Insomma, una valle degli orrori mascherata da giardino dell'Eden, parco delle meraviglie. Pasti racconta il dramma della palma da cocco (piantata ovunque nei rondò e sui lungomari) ma riesce a trovare l'ultima poesia per le aiuole delle aree di sosta lungo l'autostrada: selvagge, imprevedibili, concimate dall'inquinamento e figlie del degrado, ma, allo stesso tempo, espressioni romantiche della natura e della sua potenza violentata.
martedì 30 marzo 2010
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