di Antiniska Pozzi
Cabila Edizioni, Milano, 2009 - 187 pagine; 12 euro
Dora se fosse un verbo sarebbe un condizionale: vorrebbe, farebbe, sognerebbe, penserebbe…ma non lo fa, è bloccata in una Fortezza Bastiani della sua mente. Olivia è la voce narrante e deve parlare in prima persona per non disorientare il lettore. Due donne, due storie parallele che si intrecciano sullo sfondo di una Milano poco umana e tratteggiata con schizzi veloci.Potrebbe essere un giallo e il ritrovamento di un cadavere sembra spingere verso questa classificazione. Ma lo stile narrativo è troppo particolare per non condizionarne la riuscita: una sorta di mis an abime o, per dirla molto più semplicemente, un linguaggio da web dove ad ogni porta (fisica) che Olivia apre, si apre una storia che ci allontana dalla narrazione principale regalandoci però una nuova sfumatura interpretativa. Un antropologo con il chiodo fisso delle donne, una vecchia dai poteri paranormali, tre fratelli sardi intrallazzoni e un decoratore cileno sono solo alcuni degli straordinari personaggi che prendono vita dalla penna veloce di Antiniska Pozzi, giovane e ipercinetica scrittrice. Da provare! (adl)
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