
di Daniel Snowman
Elliot, Roma, 2010 - 505 pagine; 35 euro
Un editore abituato ai gialli di formazione e al fantasy romantico entra a gamba tesa nella divulgazione musicale con questo tomone sulla storia del Teatro d'Opera. Che inagura con la nascita del genere in Italia, nel Cinquecento, ma presto attraversa le Alpi e supera la Manica, s'impianta a Vienna o a Bayreuth e, nell'Ottocento, infiamma gli Stati Uniti. Fino ai giorni nostri, e alla sfida che ogni sera riserva il proporre in modo contemporaneo le vecchie opere. Toscanini che dirige Wagner a Buenos Aires e Caruso che canta all'Havana, Verdi in Egitto e Mozart nel Far West: a ben guardare, il Teatro d'Opera è il primo esempio di globalizzazione che il mondo abbia conosciuto. Noi siamo sempre dappertutto, ma origine dell'autore e fonti pesano sulla bilancia del libro a favore del mondo anglosassone.
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