Casa degli Atellani. Courtesy by Fondazione Portaluppi

venerdì 27 novembre 2009

Recensione del giorno

Astri e disastri
di Till Neuburg
Fazi, Roma, 2009 - 202 pagine; 15 euro

Un ironico Pampleth che denuncia luci, ombre e penombre della società italiana e delle sue principali contraddizioni, contro l'attuale trionfo dell'irrazionalità.
Un libro che nasce dall'atmosfera irrespirabile del misticismo mediatico, dall'inquinamento ambientale e verbale, dal fumo accecante della superstizione. Till Neuburg - creativo pubblicitario e disincantato osservatore dei molti vizi e delle pochissime virtù italiche - punta il suo mirino sulle vittime degli oroscopi, degli strizzacervelli, dei credi e dei veti in tutte le salse. Questo Astri e disastri intende ritrovare finalmente un barlume di buonsenso nella nuova selva oscura dell'ignoto e delle paure che riempiono la nostra quotidianità. Noto esperto di comunicazione pubblicitaria, l'autore conosce tutti i trucchi della seduzione verbale, banale e strumentale. Secondo lui, per vendere merendine, partiti politici, anticoncezionali, crociere e segni zodiacali, si usano sempre i soliti ingredienti: bastoni, carote e frasi fatte. Perché la realtà che ci circonda non è altro che un mondo che unisce alla perfezione l'inutile al disdicevole.

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